I Nodi che Annodano

I Nodi che Annodano

Oltre quella linea esiste qualcosa di più, un orizzonte aperto fatto di nuove esperienze e di nuove possibilità.

I Nodi che Annodano
Alcune promesse sono poco convenienti, soprattutto se il giuramento lo hai fatto con te stesso
Quello tacito dico
Qualcosa che riguarda te con te
Quello che onori ogni volta, fino all’ultimo sangue
Quel nodo che ti tiene stretto stretto
Così non ti muovi, rimani lì fermo, Immobile dentro,
e la chiami resistenza
E’ come un ombra furtiva, un immagine vaga, dentro gli spazi chiusi della tua anima,
dei tuoi pensieri, del tuo cuore, dei tuoi sogni, dei desideri.
Se provi a dargli un morso non ha consistenza, non ha sapore, nè odore
E’ inorganica, non la puoi toccare, nè vedere, e la senti, ed è come se fosse vera, reale.
Puoi darle tu un altro nome: blocco, paura, delusione, tradimento, fallimento….
Fino a che decidi di sciogliere quel legame, di buttare via l’anello, di tagliare quel nodo che ti annoda ed osare, e rischiare di essere libero, da te stesso, sopratutto da te stesso.
E lanciarti nel vuoto oltre il confine, oltre la linea di demarcazione del conosciuto.
Tu dove sei adesso?
Di che cosa hai bisogno per rompere quel nodo?
Cosa pensi?
Cosa senti?
Cosa vedi?
Come agisci?
I pensieri sono fatti di parole e le parole dipingono le immagini
Oltre quella linea esiste qualcosa di più, un orizzonte aperto fatto di nuove esperienze e di nuove possibilità.


Maria Pia