Sentire se stessi per sentire l’altro

Noi percepiamo l’altro attraverso i nostri canali sensoriali: gli occhi, le orecchie, il naso, il tatto e un altro senso che è il senso di sé.
Attraverso le orecchie udiamo la voce dell’altro, con le mani possiamo avvertire la sua temperatura, con gli occhi vediamo il suo respiro e il suo corpo: il colore e lo spessore della pelle, la luminosità, la muscolosità, la motilità e soprattutto gli occhi che ci trasmettono molto spesso il messaggio più importante.
Ma il punto nodale è il senso di noi stessi.
Certo noi siamo filtri, perché lo schema complessivo delle tensioni del nostro corpo è costituito per permetterci di sentirci in certe emozioni e di non sentirci in altre e più riusciamo ad aprirci a quello che viene dal nostro interno, tanto più riusciamo a vedere l’altro in modo significativo.